MONDO DI TENEBRA

Allora prima un breve introduzione per chi non sa neanche cos'è:

Un'ambientazione tra il noir, l'horror e il fantascientifico. Il mondo reale, nella fattispecie Firenze, ma con tanto mistero in più. Cospirazioni, leggende urbane, storie del terrore, e, soprattutto, l'Uomo Falena.
Il manuale con cui si gioca dovrebbe servire, secondo loro, come base per poi passare ad una delle tre espansioni: Vampiri, Maghi, Licantropi, a seconda di quello che divengono i pg.
Io me le sono inculate queste espansioni e gioco con pg umani.
Il sistema di gioco è appunto quello di Vampiri (credo in realtà non c'ho mai giocato): si fa tutto col d10, la riuscita o meno dell'azione dipende dal numero di successi raggiunti a ogni lancio. Il successo è SEMPRE, all' 8/10.
Le caratteristiche del gp servono per determinare il numero di dadi che si lanciano.


PREGI: ambientazione super suggestiva, secondo me "Best Sistema di Gioco Ever", attenzione alla caratterizzazione psicologica dei pg.


DIFETTI: Simil Elish: non c'è mai scritto "Qui è così", "In questo posto c'è questo", "Lui c'ha queste caratteristiche". Anche perchè non è ambientata in nessun luogo particolare. E troppa libertà spesso confonde.
Secondo me questo è il grande vantaggio di D&D: c'è scritto anche quanti peli di culo c'ha Azoun IV.


I miei Pg sono (enno):


1.James O'Connor: Nato in Irlanda a Galway, insegna inglese all'università di Firenze. Fa il pugile e guida una decappottabile strafica.

2.Adelmus. Altissimo francese che, in pratica, vive di conoscenza. Un'enciclopedia con le gambe. Grande appassionato di occultismo.

3. Cluadio Andrade. Brasiliano. Navigante. Girovago, appassionato anche di arte. Che fa capoeira non c'è bisogno di scriverlo.




Un po' di riassunti scritti alla cazzo di cane. E' un gran casino lo so. Ci capisco un cazzo anch'io. Ho la triste tendenza a perdere la vista d'insieme delle avventure, che finiscono sempre per sfuggirmi di mano (quando si tratta di giochi investigativi come questi poi, è un difetto decisamente grave). A questo serve masterizzare in due.




Tutto inizia col recapito via posta (mittente ignoto), a casa di ognuno dei tre pg, del pezzo di una bambola di porcellana. I tre si conoscono, e quando s'incontrano, si raccontano il fatto.
Assemblando la bambola, scoprono un indizio che li porta al luogo dov'è nascosto il resto del corpo, un appartamento vicino alle cascine.
Entrano scassinando la porta, trovano il resto della bambola e scoprono nel torace un foglio con su scritto un indovinello. La soluzione è "arcieri". Arcieri è un noto artigiano di Firenze che tutti e tre conoscono. Costruisce anche bambolo.
I tre si recano al suo negozio.
Non c'è nessuno. I tre entrano comunque. Mentre stanno consultando i registri del negozio per vedere cosa manca (avevano scoperto che qualcuno aveva rubato ma come ? Non ricordo. Forse trovando la porta già scassinata?)Comunque scoprono che manca un oggetto dalla sezione opere etniche: un totem raffigurante lo spirito del ragno. Particolare: tutte le bambole esposte nel negozio sono prive di occhi.
Mentre sono dentro qualcuno lancia una molotov dalla finestra. La stanza, fra l'altro molto piccola, brucia e, come se non bastasse, da dietro gli scaffali, dalle pareti inizia a d uscire un torma di ragni, evidentemente scacciati dal fuoco.
Alla fine però i nostri riescono a fuggire.
Fra la roba recuperata anche una chiave antica. Non realizzata in serie, ma fatta da un fabbro.


Ritrovamento della chiave riprodotta come una chiave antica.
Si rintraccia “chiavedoro”, il fabbro che l’ha prodotta. E ci si reca a fargli visita.
Nella sua officina tre loschi figuri acidi, coi capelli ossigenati, che aggrediscono i pg. I tre sembrano drogati (ad un certo punto sembrano impazzire, e la lor pelle brucia provocando gravi ferite) Uno viene ucciso da James con la pistola (l’irlandese sta malissimo). Un altro, catturato, si suicida con un capsula di cianuro. Nell’ufficio c’è chiavedoro impiccato con una strana corda che sembra fatta di ragnatela. I bahu-mala.
Ritrovamento del bozzetto della chiave e dell’oridne fatto da Arcieri, con un indirizzo (via delle guerre 3) Il terzo tizio viene fatto prigioniero.
Scoperta della stanza segreta di chiavedoro, con strumenti di tortura.
A Campi, sotto un cavalcavia, si tenta di interrogare il tizio. Non si ottiene molto (dice solo di aver avuto la droga da Manuel, spacciatore delle piagge). Lo si lascia a stiantare.
Dopo un breve rifocillamento e armamento, ci si reca in via delle Guerre. Scoperta del lab segreto di Arcieri(entrata con indovinelli): tavolo, medicinali, grotta con sbarre, piano oscillante, graffi sulle pareti.
In casa: la chiave è del portone. Ci sono molti quadri e statue tutti privati degli occhi, tranne il “Minerva e Aracne” di Tintoretto. Stanza senza pavimento. Lidia, la figlia di Arcieri. Dice che il padre è scomparso circa 20 giorni prima. La madre è morta quando era piccolina. Le mostrano la la stanza segreta del padre. Il padre ha iniziato a perdere la bussola. Disquisizione sulla bambola. La macchina di James nn parte e la pistola non funziona. Alla fine le rendono la bambola che Arcieri aveva inviato loro, e a cui la ragazza sembra tenere particolarmente, e riescono a ripartire.


Indagini:


Tornando a casa (di James) son di nuovo seguiti. Ma da chi?....
Mentre a casa di James disquisiscono della faccenda. Il fattorino suona alla porta per consegnare delle pizze.
Aprono, ma si presentano invece tre ragazzi africani dalle facce abbastanza truci.

Il loro capo vuole vederli.

Si scusa per i modi rudi ma la questione è urgente.
Non può andare lui da loro perché è troppo vecchio.
Vogliono solo chiedergli un favore, per il quale sarete adeguatamente ricompensati.
si tratta di porre rimedio ad un torto.

Vengono condotti ad un locale in zona S.Spirito. Dentro ci sono solo neri. Il capo fa un cenno d’intesa all’uomo dietro il bancone. Vanno nel magazzino. Dietro delle casse c’è una porta. Delle scale che scendono. Li fanno andare avanti. Mentre camminano ad un tratto si spegne la luce. Dietro di loro non c’è più nessuno. La stanza si vela di un fumo denso, dall’odore acre.
Un suono sul pavimento, come di zampe. Appare un ragno gigante. I nostri son colti dal panico, tremano, ma alla fine con grande sforzo, riescono a riprendersi e si accorgono di poter malleare quel fumo a sua volontà, creandone delle armi. Sconfitta del ragno.

Il fumo si dirada. Si sente qualcuno ridacchiare. Si accendono delle luci. Delle mani possenti aiutano i nostri a rialzarsi. In fondo alla sala appare un vecchio seduto su di un trono coperto di pelli di leopardo. E’ molto piccolo magro. Indossa bracciali e collane. Sulla fronte ha un cerchietto d’avorio che tiene sollevati i folti capelli bianchi.
“Il vecchio si scusa con i pg, ma gli spiega, non poteva chiedere aiuto a qualcuno che non avesse una coscienza abbastanza sviluppata da superare la prova del ragno. La visione è stata indotta da una mistura di droghe contenute nel fumo che hanno respirato. Se non avessero superato la prova si sarebbero semplicemente ritrovati all’uscita del locale.
Qualcuno ha rubato il loro totem (c’è nicchia vuota nel muro della sala) . Loro sono riusciti a sapere che l’oggetto era arrivato nelle mani di Arcieri che avrebbe dovuto ricettarlo. Quando una ventina di giorni prima hanno tentato di recuperarlo, Arcieri si è insospettito e ne hanno persa ogni traccia.
Il totem ha valore perché è vecchio di secoli. Quando la tribù, a causa della guerra in Congo-Ruanda è emigrata in Italia, se lo sono portati dietro. Senza di esso la pace sociale della tribù viene a mancare, e si potrebbero creare disordini: crimine, omicidi, rivolte, cose che si potrebbero poi ripercuotere sulla tribù stessa.
La tribù è legata alla natura, e non usa armi da fuoco. Esiste un codice preciso: niente armi e droghe “occidentali”. Niente alcool
Per ingraziarsi i pg offre loro le maschere (si dice fossero maschere che gli sciamani usano per parlare con la voce degli spiriti, per trasmettere i loro messaggi durante complesse cerimonie a base di canti ossessivi e erbe allucinogene). Gli sciamani cambiavano in realtà voce grazie ad una membrana di pelle posta sul retro della maschera in corrispondenza della bocca.

In sostanza la tribù chiede ai pg di ritrovare il totem e di riportarglielo., in cambio avranno: aiuto quando vorranno e le tre maschere.


Quando escono dal sotterraneo vedono, al bancone del bar, in un angolo il capo giovane (nipote del vecchio) che si fa un rigo di coca. Lui si accorge di loro e li guarda malissimo finchè non sono usciti.

LA RICERCA DI ARCIERI:
:I nostri tornano nell'appartamento dove avevano trovato il corpo della bambola. Guardano nel nella spazzatura, e trovano anche la ricetta di un farmaco: Fantatis. Sopra c’è la firma di tale dott. Brindisi.
Il dottore confermerà di avere effettivamente avuto n cura Arcieri per alcuni mesi, ma che questo abbia poi smesso di recarsi alle sedute di psicoterapia, asserendo solo di aver trovato qualcuno che poteva meglio curare i suoi disturbi. Disturbi derivanti dalla morte tragica della moglie e della figlia.

Se cercano negli ospedali: Arcieri è stato ricoverato più volte a causa di morsi di cane.

Motorizzazione (come ci siamo arrivati alla motorizzazione boh?): Furgoncino rosso. Ritrovato senza targa, mezzo bruciato, in campo lungo la riva dell’Arno fuori Firenze (verso Ovest). La macchina non è stata rimossa (uno sforzo inutile secondo la polizia. La porterà via una piena.

Troveranno la macchina in un pantano sulle rive del fiume. Tutti i documenti e la targa sono spariti. Ma sulla plastica del cruscotto c’è incisa, in maniera frettolosa, l’immagine di un occhio. Confrontano il simbolo con la lista delle case di cura. Ce n'è una che lo stesso simbolo. Si chiama "Occhi della Mente".

Mentre sono li che cercano si avvicina una vecchia barbona, bassa e grassa, con ciuffi di capelli grigi che spuntano da sotto un cappello logoro. In mezzo al suo abbigliamento sporco riluce un ciondolo d’oro raffigurante il sole.

“Siete qui per i sacchi?”

“Quali sacchi’”

“Mi darete qualcosa? Lui mi dava sempre un regalo. Su, datemi un regalo”

In sostanza Arcieri è venuto quattro volte in questo posto a scaricare dei sacchi. Regalava qualcosa alla donna (anelli, il ciondolo) perché lei andasse a scaricarli col suo carrello, più a valle.
La signora non ha mai guardato cosa contenessero i sacchi.

I tre escogitano un piano, in collaborazione con gli africani, per entrare nella clinica "Occhi della Mente" di nascosto. Due degli africani si metteranno all guida del camion che porta la biancheria pulita alla clinica. Nella biancheria saranno nascosti i nostri Pg. Sperano, nella clinica di ritrovare il sig Arcieri.