FORGOTTEN REALMS

Mi sento invocato.
Certo che tramiamo nell'ombra, se fosse per voi bellimbusti umanoidi con le ginocchia ci sarebbe da stare freschi e....si caro Seyan, dici bene (e anche giusto) QUANDO PENSI ALLE MENATE CUI ANDRAI INCONTRO non appena ti avrò sotto tiro. Nulla di personale intendiamoci, ma siete una coppia di marci di prima categoria..uauauauauauauah. Va detto anche però che, vista la situazione a dir poco cataclismatica in cui verte il Faerun, forse sarebbe meglio posticipare la lunga resa dei conti a tempi più tranquilli...
Ma perchè siamo partiti? Eh, per fedeltà al Re della Montagna, vi dico. Del resto il poero Gilmur c'ha un sacco di menate da risolvere e visto che c'eravamo, ci siamo presi la briga di assolvere ad un po' di faccenduole in suo nome.
Inutile dire che questo mi ha portato a stringere alleanze, che oserei definire "compromettenti". Ma il Dio della Forgia, mi insegna anche a cercare il buono e il bello in ciascun essere vivente: anche per questo da molti anni sto sui miei stivali a macinare chilometri.
Venendo alla domanda fondamentale che ci pone il Plasmatore, effettivamente mi piacerebbe fare almeno una pre-seduta in solitaria con Ulamba, sia per rinfrescarci un po' le idee su tutto quanto avvenuto, sia soprattutto (visto che sono un fine stratega) per studiare bene la situazione a Darkcastlecastle, in modo da accogliervi a dovere con sapide informazioni e piani di battaglia. Piani che ovviamente verrano gettati al vento al consueto grido di "all'attaccooo!!!" del Galletto del Lago di turno, e giù botte e pestoni....bobobobobo...
D'altro canto mi rendo conto che per ovvi motivi, sia logistici, sia del tipo "dai, dai siamo tutti insieme che figata" si potrebbe anche saltare subito alla mitica reunion...sai che bello rivedere la faccia di Ciorkan (la ciola ti si addice caro il mio giovanotto monco...oh oh oh).
Quindi per concludere, mi rimetto per prima cosa al saggio Ulamba per sentire anche le sue volontà, e mi rimetto al master per capire se effettivamente si riesce ad incastare una sedutuola-cerniera che ci conduca verso la fine dei giochi..
Infine un pensiero al fido Armuril..alla fine l'hai capito anche te che sei una pippa...perchè non ti prendi una bella vacanza dalla vita stitico elfo?? oh oh oh oh!!!
Vi voglio bene e vi ricordo che a Forgotten i nani sono forti e quando vanno in battaglia corrono di brutto, tirandosi dietro 6 macchine da guerra a testa, che non si sa mai...
Vostro Godrock di Casa Profonda, Capitano del Nuovo Regno di Nagar-nei

....
ciorkan non è un brutto nome
....

ecco le ipotesi del Plasmatore:

1-Gioco con Armuril appena il gruppo speleologico di Figline lo recupera dalla larga topa della Vampira (che tutti ti invidiamo)

2-Gioco con Godrock -Ulamba perchè secondo me i tempi son larghi per far loro intravedere il Segreto del Clan d'Arkastle, senza il bisogno di far apparire draghi e grifoni...che poi tocca fare la battaglia al Cimitero dei Goblin (così si chiama la pianaccia dove si nascondono i nostri "nani").

3-Gioco con TUTTI dal castello d'Arkastle fino a Dumbel...sempre che TUTTI siate ancora vivi!

Godrock visto che ti sei infine connesso devi anche dirmi che cosa cazzo volete fare...agire subito in barba all'esercito di orchi e avventurarvi nelle segrete della Torre Perenne oppure aspettare che loro se ne vadano??? o addirittura indagare sulla nascita dell'esercito o ancora qualcos' altro che te hai in mente???? Fammi sapere!!!

Ahahahha ma che cazzo di firma c'hai...la cosa bella è che poi mi beccai pure i rimbrotti perchè mi volevo infilare dovunque...quando per esserci dovetti ringambare una cena di squadra fissata secoli prima con una cazzata

Lo so caro Cor...
Mi sono andato a rivedere un po' di vecchi post delLA MIGLIORE e c'era questo tuo eccezionale aneddoto!!! Mi ha ricordato con quale fervore ero solito affrontare il gioco!!!

ilmat ha scritto:Lo so caro Cor...
Mi sono andato a rivedere un po' di vecchi post delLA MIGLIORE e c'era questo tuo eccezionale aneddoto!!! Mi ha ricordato con quale fervore ero solito affrontare il gioco!!!

sono pure finito nel disegno del combattimento con la manticora anche se lì non c'ero ti ricordi?

vogliogggiogare!!!!!!!!!!!!!!!
così parlò marciathustra....
ulan è pronto a tutto, tranne che a farsi la barba....
sparate date, sparate!

Chi e quando è libero questa settimana?
Vorrei fare una cosetta con Poli diciamo fra giovedì e domenica...

VAI MATTI, VAIIIII!!!!!!

ilmat ha scritto:Chi e quando è libero questa settimana?
Vorrei fare una cosetta con Poli diciamo fra giovedì e domenica...

Sorry... giovedì sera vado a faenza e torno domenica ad un'ora non precisa...

Però... però prima del fatidico 4 giugno, data segapalle non precisa, ci sono...
E credo che armuril adesso possa sventrare una città scura solo con il suo volto affilato...

Poli fissiamo un giorno della prossima settimana che non sia 17 o 18.

Armuril ha da riprendersi un po' i coglioni in mano....

Dallo Zibaldone di Forgotten: Armuril Thorel. UNA COMPAGNA INASPETTATA

12 aprile 2011, giorni imprecisati di Alturiak 1368 cv

Dolore, un danzante senso di sconfitta attanagliava il corpo di Armuril.
Dolore ai polsi e alle mani, alle caviglie e ai piedi. In bocca un sudicio bavaglio che sa di piscio.
Nessuna armatura a difendere il suo corpo.
Nessuna spada da impugnare per sconfiggere il nemico.
Nessuna libertà.

I due orchi parlavano in una lingua uggiolante e roca che Armuril riusciva a capire.
Parlavano del sapore della carne dell'Elfo che stavano sorvegliando…Gug e Mog erano affamati e decisi ad assaggiare il prigioniero.
Ne tagliarono una fetta proprio sopra la spalla con un lungo e affilato pugnale nero. Le lacrime uscivano dagli occhi dell'elfo dal volto pallido.

Ma il boccone non arrivò mai ai denti gialli di Gug il guercio, che venne sorpreso da un potente colpo che lo scaraventò a baciare la terra.

Seldazar Noquar fece frustare per molti minuti i due schiavi orchi che non sapevano obbedire.
Gli schizzi del loro sangue nero insudiciarono ancor di più il nudo corpo del cacciatore a cui era stato tagliato un brano di carne. Noquar si avvicinò ad Armuril tanto da mostrare l'armatura del falco che indossava, brunita al fuoco, e le due spade che erano tutto ciò che il padre e maestro greylant stoneye aveva lasciato al guerriero della Lama Danzante. Armuril lo odiò con un odio che non ricordava d'aver provato prima. Quando gli sputò in faccia Noquar non cambiò espressione. Armuril venne frustato per alcuni minuti, finché non perse conoscenza e la magica mano di Noquar guarì quelle sanguinanti ferite col potere di Loth, la dea ragno.

L'occasione per la fuga capitò quando la brigata della tela bianca s'imbatte nel cunicolo serrato dalle macerie d'uno scavatore delle profondità. Per uno strano prodigio Armuril capiva la lingua del sottosuolo e convinse Seldazar a risalire in superficie per superare l'ostacolo.

Il passaggio che utilizzarono portava ad un grande pozzo a cielo aperto. Una grande festa piena di canti femminili. Seldazar Noquar fu oltremodo felice di essere incappato in una compagnia di seguaci di Eilistraee che inneggiavano la loro Vergine Oscura alla luce della luna.
Fu il massacro.
Nel caos generato dalla battaglia fratricida Armuril riuscì a liberarsi delle funi con le sue arti magiche.
Bastò un legno di quercia a spaccare le teste delle due guardie orco. Ma la battaglia continuava e l'elfo si ritrovò presto spalla a spalla con le ultime superstiti della compagnia di drow danzanti, esperte di arti magiche, che evocarono gli spiriti degli alberi in loro soccorso.


Separato dal gruppo e spalla a spalla con una bellezza dalla pelle scura fu costretto a gettarsi in un pozzo profondo, trascinandosi dietro la ragazza drow, un'ancella di Eilistraee che aveva più stoffa nei capelli che su tutto il corpo. La caduta spezzò il braccio all'elfo, e Quilué de Briss, questo il nome dell'ancella, se ne prese cura.

Il calore del desiderio non tardò a scaldare i cuori dei due elfi così diversi.
L'intesa fu istantanea, come se la dea avesse esaudito preghiere e sogni taciuti a pagamento del molto sangue versato…ma dovettero fuggire dai loro inseguitori, finché non si trovarono circondati.
L'elfa scura si accostò al corpo di Armuril spingendolo alla parete di pietra di quella galleria sussurrandogli il monito di non pensare a niente, mentre i guerrieri drow gli sfilavano dietro a poca distanza. Ma Armuril non seppe trattenersi dal pensare all'odore di bosco di quella femmina drow.
L'incantesimo fu spezzato e furono avvistati all'istante. Ancora in fuga Armuril sacrificò la sua libertà per salvare la vita di Quiluè.

"Cerca il Re Bianco"

"Ti ritroverò!"

E di nuovo fu il dolore.

Certe mattine Armuril si sveglia con tre rune del fato nel gilè...

Bah ragazzi, so che voi giocate a cose, ma io ho bisogno di voi...ci vuole una data forgotten pre partenza...
qualcuno ha un'idea? non il 21 dicembre!

Seyan solstiziamente presente

seduta 15 marzo 2011, un Volo nel Passato. Corkan

25-27 Alturiak

Corkan è stravolto dal tremendo addio dell'amico Seyan. Decide di seguire l'unica traccia rilevante che potrebbe riportarlo all'amico: un sogno. Cerca una vasta tribù di gnoll in movimento su vaste montagne. Un indizio troppo vacuo. Ma Dumbel è adesso piena zeppa di viandanti provenienti da tutto il nord. Corkan si dice che qualcuno deve aver visto o sentito parlare di tribù in marcia…

Trova informazioni succulente: la memoria del fu paese di Tilverton sta misteriosamente scomparendo. Fatto sul quale indagare.
Incontra Cromur del Tuono, un giovane mezzorco che ha attratto a sè un gruppo di altrettanto giovani avventurieri. Parla di Kord, il cavaliere scarlatto, e di come il suo gruppo di banditi senzacasa sia stato vittima di imboscate da parte dei fetidi gnoll. Quando Corkan si presenta come membro fondatore della Compagnia del Lago il suo nome viene coperto d'onori, i giovani lo guardano con ammirazione. Lui è il cavaliere del Drago. Cromur chiede al cavaliere di suggellare il patto della nuova Compagnia dando loro un nome. Una nuova alba sta arrivando, e Corkan non perde tempo: con voce piena nomina il gruppo: "Sarete la Compagnia dell'Alba, che un nuovo giorno di sole risplenda su tutti noi!"

L'indagine continua: tribù di orchi e goblin si stanno muovendo sui monti di tutto il nord. Le femmine partoriscono con grande frequenza, si dice…

Il cavaliere decide di volare a sud verso i Picchi del Tuono, sua casa natale.
Durante il volo un nuovo avvertimento: Yanos deserta gli appare in sogno. La fontana centrale butta sangue. Aggirandosi per la cittadina l'atmosfera spettrale lo terrorizza…finché lunghe mani esangui tentano di afferrarlo uscendo da finestre di buio… e skyroth lo sveglia. Si va in direzione del paese natale di Corkan e Seyan.
Si sorvola un grande accampamento di uomini bestia, troppo vicino al piccolo paese montano di Yanos.
L'atmosfera è tenebrosa, Corkan viene accolto da violenti temporali sulle vette dei Picchi del Tuono.
Mentre Skyroth sorveglia la zona in volo Corkan si avventura verso il villaggio. Arriva alla prima fattoria. E' notte alta ma luci occhieggiano da molte delle case del paesello di montagna.
Cor si ferma a parlare col vecchio fattore che si arma di ascia prima di aprire la porta.
Ci sono stati attacchi di bestie a molti boscaioli della zona e il padre di Corkan ha perso tre dita per salvare alcuni altri. Si aspettano un attacco in grande stile e sono pronti a riceverlo.
Corkan prosegue verso casa attraversando il paese in salita. Supera la fontana. Arriva di fronte a casa ma i suoi tentativi di chiamare il padre sono vani. Il vicino di casa, Nevros Testapaglia, saluta calorosamente Corkan e dice che il padre è duro d'orecchie, con tutti i colpi che ha ricevuto l'udito non è più quello d'una volta… Sa dove il padre tiene la chiave di riserva ed apre la porta. Buoi profondo. Chiama nuovamente il padre senza avere risposta. Sale in camera da letto. La porta è socchiusa. Il letto è vuoto, ma sotto la finestra, in angolo, il padre rannicchiato farfuglia in preda al panico.

Corkan corre a soccorrerlo e lo rimette in piedi, pallido come la neve.

"figlio mio, il diavolo mi ha fatto visita questa notte, orribile nel corpo e nell'odore, eppure con una voce suadente e familiare. Mi disse che io gli avevo promesso ospitalità eterna, e che voleva fare un dono a tutto il suo paese, darci l'immortalità. Poi mi morse il polso…ed io niente avrei potuto fare, bloccato da un terrore tale che a stento potevo respirare. Finito il suo banchetto se n'andò gettandosi nel buio della notte, proprio da questa finestra…."

Sempre più sconvolto Corkan opera incantesimi su tutta la casa e promette al padre che niente mai più potrà profanarla. Passa la notte in preghiera. L'indomani si da da fare per mondare il padre dalla maledizione che gli infetta il braccio.

Ritrova in seguito memorie di un passato ormai sepolto. Un'asse nel pavimento cela un vecchio coltello con la testa di drago scolpito per lui dal padre quand'era bambino. Il suo più grande tesoro…un'onda di emozioni lo investe quando si accorge che già l'oggetto conteneva parte del suo destino. Insieme al coltello il regalo del decimo compleanno che Seyan, l'amico di sempre, aveva cucito in cuoio nell'ammirazione di quella prima arma. La custodia del coltello del drago.

26 Alturiak

Cor cerca tracce del passaggio di Seyan. Arriva al loro vecchio nascondiglio un po' fuori dal centro abitato: un piccolo dedalo di gallerie scavate nella roccia che conducono ad una grotta di tufo immersa nell'oscurità, luogo preferito dei loro giochi di bambini. Ma il nascondiglio è abitato…una famiglia di lupi magri per la fame, che Corkan non ha problemi a sbaragliare.
La luce della sua torcia illumina un'opera murale che gli mette i brividi…il disegno di una maschera nera disegnata attraverso una miriade di piccole lettere, che a ben guardare sono NOMI. Corkan si accorge con orrore che quelli sono i nomi delle persone che hanno affollato la vita di Seyan. Che se ne sia liberato in questo strano modo? che cosa significa quella maschera? Corkan ci rimugina per un pezzo, mentre torna verso il paese. Westgate, la città sul mare delle stelle cadute, solo questo gli viene in mente. I suoi passi lo portano inconsapevolmente verso l'erboso cimitero di Yanos, un giardino montano. Soltanto un'altra persona ,ricurva, che si sorregge ad un vecchio bastone, zoppica fra le tombe spaccate dal gelo.
Con sorpresa di Corkan il vecchio incappucciato s'avvicina e un largo sorriso sdentato di marciume lo coglie impreparato…
"Mio Cavaliere del drago" lo apostrofa Zorgan, non senza ironia.
Corkan lo tratta come fosse un vecchio amico, quasi un parente…
Ecco all'incirca il dialogo tra i due:

"Non vedo il mio regalo…che ne hai fatto? L'hai buttato? Quel piccolo cerchio nero non era di tuo gradimento? Ne hai avuto di coraggio per strapparti la mano…o forse non l'hai fatto tu? Non ti preoccupare Corkan (largo sorriso marcio) è il pensiero quello che conta…è quello che ti è rimasto dentro, fratello eretico, mio salvatore, aiuto nei momenti difficili.

Quando si è saputo del Re Bianco e della rinata fortezza di Nagar-Nei e che c'entrava la Compagnia del Lago, tutto il lato oscuro del Nord ha tremato. Tutti escluso me, naturalmente, Perché io so che siete tutti appesi ad una tenue ragnatela che ogni momento rischia di spezzarsi lasciandovi cadere nella notte della Seconda Anima…guarda il caro Seyan…il suo filo si è rotto, ed ora va in giro a dissanguare vergini e infettare villaggi (largo sorriso marcio)…e il suo caro amico lo insegue per riportarlo ad una vita che non è più la sua. Seyan servirebbe a me, un così avvenente e angelico ragazzo, potrebbe diventare un buon braccio destro.
E che dire di tutti voi che vi alleate con la Concorrenza. Bane è cosìììì, come dire…amante della legge e delle gerarchie… Il nostro Sole Nero invece sta lassù e brilla la sua oscurità di noi senza chiedere niente in cambio. Solo che portiamo i suoi emblemi e che spargiamo il suo seme come piccole api nere che si posano su qualsivoglia fiore, prive di pregiudizio.
Non so se riuscirai a ritrovare Seyan, potrei farlo prima io (l.s.m.).
Ma c'è qualcosa di più importante di cui parlare: Quelle maledette ombre hanno diniego la mia offerta. E ora sarò costretto a prendere provvedimenti seri. Sono così legati al loro ottuso modo di vedere, molto simili agli schiavi di Bane.
Ho avuto un po' di tempo per studiare la vita passata dei miei benefattori e ho scoperto qualcosa di molto interessante che riguarda la storia di Taranis e della sua antica Casa: una cosa stupefacente lega il giovane stregone e la sfuggente cittadella delle Ombre:
"Passato e futuro si legano e troveranno il loro comune destino in questo tempo. E' una vicenda di antiche colpe e maledizioni altrettanto antiche: Maledizioni di Amore e di Morte che incatenano da secoli la stirpe d'Arkastle…"

Un saluto a rivedersi presto e l'assicurazione che Zorgan rimetterà il suo debito al momento opportuno. Uno scambio di sarcastiche battute, ed è il tempo di rimettersi in viaggio. Non prima di aver fatto tre incredibili passaggi infuocati sugli accampamenti degli Gnoll, ed aver urlato alle bestie che Yanos è sotto la protezione di Skyroth e di Corkan, suo Cavaliere.